sant’Alberto Magno, domenicano, vescovo di Ratisbona e dottore della Chiesa;
santi Fidenziano, Valeriana, Vittoria e compagni, martiri;
santi Guria e Samona, martiri;
san Felice, vescovo di Nola;
san Macuto, vescovo di Aleth;
san Desiderio, vescovo di Cahors;
santi Marino, vescovo, e Aniano, martiri;
san Sidonio, abate;
san Fintano;
san Leopoldo, detto il Pio, margravio d’Austria;
beati Ugo Faringdon, Giovanni Eynon e Giovanni Rugg, martiri benedettini;
beati Riccardo Whiting, Roger James e Giovanni Thorne, martiri benedettini;
beata Lucia Broccatelli, terziaria domenicana;
beato Caio Coreano, catechista e martire;
santi Rocco González e Alfonso Rodríguez, gesuiti e martiri;
san Giuseppe Pignatelli, sacerdote gesuita;
san Giuseppe Mkasa Balikuddembè, martire;
san Raffaele di San Giuseppe, sacerdote carmelitano.
Sant’Alberto, detto Magno, vescovo e dottore della Chiesa, che, entrato nell’Ordine dei Predicatori, insegnò a Parigi con la parola e con gli scritti filosofia e teologia. Maestro di san Tommaso d’Aquino, riuscì ad unire in mirabile sintesi la sapienza dei santi con il sapere umano e la scienza della natura. Ricevette suo malgrado la sede di Ratisbona, dove si adoperò assiduamente per rafforzare la pace tra i popoli, ma dopo un anno preferì la povertà dell’Ordine a ogni onore e a Colonia in Germania si addormentò piamente nel Signore (Dal Martirologio Romano).