santi Procoro, Nicanore, Timone, Parmenas e Nicola, diaconi;
san Vittore I, papa;
santi Martiri della Tebaide in Egitto;
sant’Acacio di Mileto, martire;
santi Nazario e Celso, martiri;
san Cameliano, vescovo di Troyes;
santo Sansone, abate e vescovo;
san Botvido, martire;
san Melchiorre García-Sampedro, domenicano, vescovo di Tricomia e vicario apostolico del Tonchino centrale e martire;
san Pietro Poveda Castroverde, sacerdote e martire, fondatore dell’Istituzione Teresiana;
beati Emanuele Segura e David Carlos, martiri;
san Giacomo Ilario Barbal Cosín, religioso dei Fratelli delle Scuole Cristiane, martire;
beati Giuseppe Caselles Moncho e Giuseppe Castell Camps, sacerdoti salesiani e martiri;
santa Alfonsa dell’Immacolata Concezione, vergine clarissa.
A Milano, santi Nazario e Celso, martiri, i cui corpi furono rinvenuti da sant’Ambrogio (Dal Martirologio Romano).
Nazario, discepolo di san Pietro, era fuggito da Roma a causa delle persecuzioni. Durante la sua fuga incontrò Celso, di cui divenne maestro e guida. Insieme portarono il Vangelo a Treviri, in Germania, dove vennero arrestati e poi mandati a Roma da Nerone, il quale tentò di farli abiurare senza successo. Fuggiti miracolosamente al tentativo di gettarli in mare arrivarono e Genova e poi a Milano, dove vennero arrestati e decapitati.