san Marco, vescovo di Gerusalemme; sant'Abercio, vescovo di Gerapoli di Frigia; santi Filippo, vescovo di Eraclea di Europa, ed Ermete, diacono, martiri; san Mallone, vescovo di Rouen; san Valerio, diacono e martire; san Lupenzio, abate di San Privato; san Leotadio, vescovo di Auch; san Moderanno, vescovo di Rennes, poi abate di Berceto; san Benedetto, eremita; sante Nunilone e Alodia, vergini e martiri; san Donato Scoto, vescovo di Fiesole.
Carlo Giuseppe Wojtyla nacque nel 1920 a Wadowice in Polonia.
Ordinato sacerdote e compiuti gli studi di teologia a Roma, al ritorno in patria ricoprì vari incarichi pastorali e universitari. Nominato Vescovo ausiliare di Cracovia, di cui nel 1964 divenne Arcivescovo, prese parte al Concilio Ecumenico Vaticano II.
Divenuto papa il 16 ottobre 1978 con il nome di Giovanni Paolo II, si contraddistinse per la straordinaria sollecitudine apostolica, in particolare per le famiglie, i giovani ei malati, che lo spinse a innumerevoli visite pastorali in tutto il mondo; i frutti più significativi lasciati in eredità alla Chiesa, tra molti altri, sono il suo ricchissimo Magistero e la promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica e dei Codici di Diritto Canonico per la Chiesa latina e le Chiese Orientali.
Morì piamente a Roma il 2 aprile 2005, alla vigilia della II domenica di Pasqua o della divina misericordia.
(Dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti)