San Telesforo, papa e martire;
santi Argeo, Narciso e Marcellino, martiri;
san Teodoro, vescovo di Marsiglia;
san Bladulfo, sacerdote e monaco di Bobbio;
san Giovanni il Buono, vescovo di Milano;
san Vincenziano, eremita;
san Mainchin, venerato come vescovo di Limerick;
sant’Adalardo, abate di Corbie;
sant’Airaldo, certosino, vescovo di Saint-Jean de Maurienne;
san Silvestro, abate basiliano; beato Marcolino Amanni da Forlì, sacerdote domenicano;
beata Stefana Quinzani, vergine, suora domenicana;
beati Guglielmo Rèpin e Lorenzo Bàtard, sacerdoti e martiri di Angers; beata Maria Anna Soureau-Blondin, vergine, fondatrice delle Suore di Sant’Anna di Lachine.
Memoria dei santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno, vescovi e dottori della Chiesa. Basilio, vescovo di Cesarea in Cappadocia, detto Magno per dottrina e sapienza, insegnò ai suoi monaci la meditazione delle Scritture e il lavoro nell’obbedienza e nella carità fraterna e ne disciplinò la vita con regole da lui stesso composte; istruì i fedeli con insigni scritti e rifulse per la cura pastorale dei poveri e dei malati; morì il primo di gennaio. Gregorio, suo amico, vescovo di Sásima, quindi di Costantinopoli e infine di Nazianzo, difese con grande ardore la divinità del Verbo e per questo motivo fu chiamato anche il Teologo. Si rallegra la Chiesa nella comune memoria di così grandi dottori (Dal Martirologio Romano).