Sant’Elena, madre di Costantino;
sant’Agapito, martire;
santi martiri di Utica;
san Leone, martire;
san Firmino, vescovo di Metz;
sant’Eone, vescovo di Arles;
san Macario, egumeno di Costantinopoli;
beato Manés de Guzmán, sacerdote domenicano;
beato Leonardo, abate di Cava;
beato Rinaldo da Concorezzo, vescovo di Vicenza e poi di Ravenna;
beata Paola Montaldi, vergine, badessa clarissa;
beato Antonio Banassat, sacerdote e martire;
beato Francesco Arias Martín, sacerdote e martire;
beati Giacomo Falgarona Vilanova e Atanasio Vidaurreta Labra, religiosi claretiani, martiri;
beato Martino Martínez Pascual, sacerdote e martire;
beato Vincenzo Maria Izquierdo Alcón, sacerdote e martire;
beata Rosa di Nostra Signora del Buon Consiglio Pedret Rull, vergine carmelitana e martire;
beato Martino Martínez Pascual, sacerdote e martire;
sant’Alberto Hurtado Cruchaga, sacerdote gesuita.
Sant'Elena, madre dell'imperatore Costantino il Grande, ha un ruolo importante nella storia, legata alla scoperta, conservazione e valorizzazione dei luoghi legati a Gesù. Nata Flavia Giulia Elena in Bitinia intorno al 248 o 250, sposò il tribuno Costanzo Cloro. Nel 293, l'imperatore Diocleziano costrinse suo marito a ripudiarla. Suo figlio Costantino divenne imperatore nel 306 e Elena usò il suo prestigio per opere caritatevoli. Forse grazie a lei, Costantino si convertì e concesse libertà di culto ai cristiani nel 313.
Elena intraprese un pellegrinaggio in Terra Santa nel 326, contribuendo a preservare i luoghi sacri. Si ritiene che abbia scoperto la Croce di Gesù. Partecipò attivamente nella costruzione delle Basiliche della Natività e dell'Ascensione. La vita significativa di Elena rivela la sua devozione al cristianesimo, le sue opere di carità e il suo impegno nella preservazione della storia sacra.
Morì presumibilmente tra il 338 e il 330. Il suo corpo venne trasportato a Roma e posto in un mausoleo di forma rotonda, con cupola.
A Roma sulla via Labicana, santa Elena, madre dell’imperatore Costantino, che si adoperò con singolare impegno nell’assistenza ai poveri; piamente entrava in chiesa mescolandosi alle folle e in un pellegrinaggio a Gerusalemme alla ricerca dei luoghi della Natività, della Passione e della Risurrezione di Cristo onorò il presepe e la croce del Signore costruendo venerande basiliche (Dal Martirologio Romano).
O Gloriosa sant’Elena
con l’angoscia e la devozione
con le quali bramasti
la Croce di Cristo,
ti imploro così che tu mi possa
donare la grazia di Dio,
per sopportare pazientemente
i travagli della vita quotidiana.
Attraverso la tua
protezione ed intercessione
sarò in grado di trovare e
trasportare la Croce di Gesù,
che Dio ha riposto su di me,
in modo che lo serva in vita
e godere della Sua gloria
per sempre.
Amen.