Sant’Elisabetta d’Ungheria;
san Gregorio, detto il Taumaturgo, vescovo di Neocesarea;
santi Alfeo e Zaccheo, martiri;
sant’Acisclo, martire;
sant’Aniano, vescovo di Orléans;
san Namazio, vescovo di Vienne;
san Gregorio, vescovo di Tours;
sant’Ilda, badessa;
san Fiorino, sacerdote;
san Lazzaro, monaco;
sant’Ugo, abate cistercense;
sant’Ugo, certosino, vescovo di Lincoln;
beata Salomea, regina di Galizia;
san Giovanni de Castillo, sacerdote gesuita e martire;
santi Giordano Ansalone, Tommaso Hioji Kokuzayemon Nishi, sacerdoti domenicani, martiri;
beato Lupo Sebastiano Hunot, sacerdote e martire;
beato Giosafat Kocylovs’kyj, basiliano, vescovo di Przemyśl, Sambor e Sanok e martire.
Memoria di santa Elisabetta di Ungheria, che, ancora fanciulla, fu data in sposa a Ludovico, conte di Turingia, al quale diede tre figli; rimasta vedova, dopo aver sostenuto con fortezza d’animo gravi tribolazioni, dedita già da tempo alla meditazione delle realtà celesti, si ritirò a Marburg in Germania in un ospedale da lei fondato, abbracciando la povertà e adoperandosi nella cura degli infermi e dei poveri fino all’ultimo respiro esalato all’età di venticinque anni. (Dal Martirologio Romano)