santo Stefano, re d’Ungheria;
Sant’Arsacio;
san Teodoro, primo vescovo di Octodurus;
sant’Armagilo, eremita;
san Frambaldo, monaco;
beato Radulfo de La Fustaie, sacerdote, fondatore dell’abbazia di Saint-Sulpice;
beato Lorenzo Loricato, penitente;
san Rocco, pellegrino;
beato Angelo Agostino Mazzinghi, sacerdote carmelitano;
santa Beatrice de Silva, vergine, fondatrice delle Concezioniste Francescane;
beato Giovanni di Santa Marta, sacerdote francescano e martire;
beati Simone Bokusai Kyota, Maddalena, Tommaso Gengoro, Maria e Giacomo, martiri;
beato Giovanni Battista Menestrel, sacerdote e martire;
santa Rosa Fan Hui, vergine e martire;
beata Pietra di San Giuseppe Pérez Florido, fondatrice delle Madri degli Abbandonati;
beato Placido García Gilabert, religioso francescano e martire;
beato Enrico García Beltrán, diacono cappuccino e martire;
beato Gabriele Sanchis Mompó, amigoniano e martire.
San Rocco è nato a Montpellier, in Francia, nel quattordicesimo secolo, grazie ad un voto fatto dai genitori desolati di non avere figli. Rimasto presto orfano e dopo aver donato tutti i suoi averi ai poveri partì in pellegrinaggio verso Roma.
Durante un'epidemia di peste, Rocco si prodigò nella cura degli appestati in giro per l'Italia, senza avere paura di essere contagiato, cosa che che nel suo desiderio di martirio quasi si augurava. E fu esaudito. Dopo aver contratto la peste, con una gamba dolorante per un bubbone (così viene raffigurato nelle immagini), si ritirò sulle rive del Pò. Ma il bizzarro destino gli giocò lo scherzo di farlo guarire. Così a Rocco non restò che riprendere il bastone e rimettersi in pellegrinaggio.
La vera occasione di santità gli si presentò quando venne arrestato con l'accusa di essere una spia, ma si trattava solamente di uno scambio di persona. Nessuno lo riconobbe se non dopo la sua morte, che avvene nel 1327, dopo cinque anni di reclusione.
"In Lombardia, san Rocco, che, originario di Montpellier in Francia, acquistò fama di santità con il suo pio peregrinare per l’Italia curando gli appestati" (Dal Martirologio Romano).
Santo Stefano, re d’Ungheria, che, rigenerato nel battesimo e ricevuta da papa Silvestro II la corona del regno, si adoperò per propagare la fede cristiana tra gli Ungheresi: riordinò la Chiesa nel suo regno, la arricchì di beni e di monasteri, fu giusto e pacifico nel governare i sudditi, finché a Székesfehérvár in Ungheria, nel giorno dell’Assunzione, la sua anima salì in cielo (Dal Martirologio Romano).