Santi Proto e Giacinto, martiri;
santi Felice e Regola, martiri;
san Pafnuzio, vescovo in Egitto;
san Paziente, vescovo di Lione;
san Sacerdote, vescovo di Lione;
san Daniele, abate-vescovo di Bangor;
sant’Emiliano, vescovo di Vercelli;
sant’Adelfio, abate di Remiremont;
san Leudino, vescovo di Toul;
sant’Elia, detto Speleota, eremita;
beati Gaspare Koteda, Francesco Takeya e Pietro Shichiemon, martiri;
beato Bonaventura da Barcellona, francescano, fondatore della riformella;
beato Francesco Mayaudon, sacerdote e martire;
san Giovanni Gabriele Perboyre, sacerdote lazzarista e martire;
beato Pietro de Alcántara Villanueva Larrayoz, religioso fatebenefratelli e martire;
beato Giuseppe Maria Segura Penades, sacerdote e martire.
A Roma nel cimitero di Basilla sulla via Salaria antica, deposizione dei santi martiri Proto e Giacinto, che il papa san Damaso celebrò nei suoi versi, recuperando i loro tumuli nascosti sotto terra. In questo luogo, circa quindici secoli dopo sono stati nuovamente ritrovati il sepolcro intatto di san Giacinto e il suo corpo consumato dal fuoco (Dal Martirologio Romano).