deposizione di san Basilio, vescovo di Cesarea di Cappadocia;
san Giustino, vescovo di Chieti;
sant’Almachio, martire, ucciso a Roma dai gladiatori; sant’Eugendo, abate di Condat;
san Fulgenzio, vescovo di Ruspe;
san Chiaro, abate del monastero di San Marcello a Vienne;
san Frodoberto, fondatore e primo abate di Moûtiers-la-Celle;
san Guglielmo, abate di San Benigno a Digione; sant’Odilone, abate di Cluny;
santa Zdislava, madre di famiglia;
beato Ugolino da Gualdo Cattaneo, monaco;
san Giuseppe Maria Tomasi, sacerdote teatino e cardinale;
beati Giovanni e Renato Lego, sacerdoti e martiri;
san Vincenzo Maria Strambi, passionista, vescovo di Macerata e di Tolentino;
san Sigismondo Gorazdowski, sacerdote, fondatore delle Suore di San Giuseppe;
beato Mariano Konopiński, martire di Dachau.
Nell’ottava del Natale del Signore e nel giorno della sua Circoncisione, solennità della santa Madre di Dio, Maria: i Padri del Concilio di Efeso l’acclamarono Theotókos, perché da lei il Verbo prese la carne e il Figlio di Dio abitò in mezzo agli uomini, principe della pace, a cui fu dato il Nome che è al di sopra di ogni nome. (Dal Martirologio Romano)