Sante Perpetua e Felicita, martiri;
santi Saturo, Saturnino, Revocato e Secondino, martiri;
sant’Eubolo, martire;
santi Basilio, Eugenio, Agatodoro, Elpidio, Etereo, Capitone ed Efrem, vescovi di Chersoneso, martiri;
san Paolo, il Semplice, eremita;
san Gaudioso, vescovo di Brescia;
sant’Ardone Smaragdo, sacerdote, monaco di Aniane;
san Paolo, vescovo;
transito di san Tommaso d’Aquino;
beati Giovanni Larke e Giovanni Ireland, sacerdoti, e Germano Gardiner, martiri;
santa Teresa Margherita Redi, vergine carmelitana;
san Giovanni Battista Nam Chong-Sam, martire coreano;
santi Simeone Berneux, vescovo di Capso, Giusto Ranger de Bretenières, Ludovico Beaulieu e Pietro Enrico Dorie, sacerdoti delle Missioni Estere di Parigi, martiri in Corea;
beato Leonida Fëdorov, studita, esarca apostolico di Russia e martire.
A Cartagine il natale delle sante Perpètua e Felicita Martiri: di esse, Felicita, essendo gravida (come racconta sant'Agostino) e aspettandosi, secondo le leggi, che partorisse, nei dolori del parto si lamentava, ma gettata alle fiere era lieta. Con esse patirono il martirio anche Sàtiro, Saturnino, Revocato e Secóndolo, l'ultimo dei quali morì in carcere, e tutti gli altri furono maltrattati da varie fiere, ed infine uccisi a colpi di spada sotto il Principe Sevèro. Ma la festa delle sante Perpètua e Felicita si celebra nel giorno precedente (Dal Martirologio Romano).