san Trofimo, martire; santi Peleo, Nilo, Elia e Patermuzio, martiri; sant’Eustochio, vescovo di Tours; san Sequano, prete e abate; san Mariano, eremita; san Goerico, vescovo di Metz; san Teodoro, vescovo di Canterbury; san Teodoro, vescovo di Verona; santa Pomposa, vergine e martire; san Lamberto, vescovo di Frisinga; sant’Arnolfo, vescovo di Gap; beata Maria de Cervellòn, vergine mercedaria; sant’Alfonso de Orozco, sacerdote agostiniano; san Carlo Hyon Song-mun, martire; sant’Emilia de Rodat, fondatrice delle Suore della Sacra Famiglia di Villefranche; beato Giacinto Hoynelos González, religioso fatebenefratelli e martire; beato Francesca Cuallado Baixauli, vergine e martire; beate Maria di Gesù de la Iglesia y del Varo, scolopia, Maria Addolorata e Consolata Aguiar-Mella Díaz, vergini e martiri.
Gennaro nacque a Napoli nella seconda metà del III secolo e diventò vescovo di Benevento, dove svolse un importante lavoro di diffusione del cristianesimo, guadagnandosi l'affetto della comunità cristiana e il rispetto anche dei pagani. Il suo martirio avvenne durante le persecuzioni di Diocleziano.
Durante questo periodo di persecuzioni, il diacono Sosso (o Sossio), che guidava la comunità cristiana di Miseno, fu arrestato dal giudice Dragonio, proconsole della Campania. Gennaro, venuto a conoscenza dell'arresto di Sosso, decise di recarsi insieme a due suoi compagni, Festo e Desiderio, in carcere per confortarlo. Tuttavia, Dragonio, venuto a sapere della loro presenza e considerandola un'ingerenza, li fece arrestare anch'essi.
Dragonio condannò tutti e tre, Gennaro, Festo e Desiderio, insieme a Procolo, il diacono di Pozzuoli, e due fedeli cristiani di questa città, Eutiche ed Acuzio, a morire nell'anfiteatro per essere sbranati dagli orsi. Ma poco prima dell'esecuzione, Dragonio temendo disordini causati dalla simpatia del popolo per i prigionieri, cambiò idea e il 19 settembre del 305 decapitò i prigionieri invece di farli sbranare dagli orsi.
San Gennaro, vescovo di Benevento e martire, che in tempo di persecuzione contro la fede, a Pozzuoli vicino a Napoli subì il martirio per Cristo. (Dal martirologio romano)
O glorioso Martire San Gennaro,
che, con l'esercizio continuo di tutte le virtù cristiane,
attendeste alla santificazione del gregge affidato al vostro zelo pastorale
e di quanti vi conobbero; Voi, che suggellaste, col vostro sangue generoso,
la fede di Gesù Cristo su questo colle,
dove ogni anno vive il segno prodigioso del vostro martirio
e del vostro valido patrocinio;
otteneteci la grazia di praticare fedelmente i nostri doveri cristiani,
di confessare generosamente la verità,
di amare sempre Gesù,
per assicurarci -con la vostra protezione-,
la gloria eterna del Paradiso.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria.