sant’Osea, profeta; santi Rufo e Zosimo, martiri; santi Martiri volitani; san Giovanni, eremita; san Dulcedio, vescovo di Agen; san Fiorenzo, vescovo di Orange; beato Gilberto, abate di Cîteaux; beato Baldassarre Ravaschieri, sacerdote francescano; san Riccardo Gwyn, martire; beato Pietro della Natività, sacerdote scolopio; transito di santa Margherita Maria Alacoque, vergine; beato Giacomo Burin, sacerdote e martire; beate Maria Natalia di San Luigi e quattro compagne, vergini orsoline e martiri; sant’Isidoro Gagelin, sacerdote e martire; beato Contardo Ferrini; beato Fedele Fuidio Rodríguez, marista e martire; beato Raimondo Stefano Bou Pascual, sacerdote e martire; beata Tarsilla Córdoba Belda, martire.
Memoria di sant’Ignazio, vescovo e martire, che, discepolo di san Giovanni Apostolo, resse per secondo dopo san Pietro la Chiesa di Antiochia.
Condannato alle fiere sotto l’imperatore Traiano, fu portato a Roma e qui coronato da un glorioso martirio: durante il viaggio, mentre sperimentava la ferocia delle guardie, simile a quella dei leopardi, scrisse sette lettere a Chiese diverse, nelle quali esortava i fratelli a servire Dio in comunione con i vescovi e a non impedire che egli fosse immolato come vittima per Cristo. (Dal Martirologio Romano)