Sant’Eliseo, profeta;
san Proto, martire;
santi Valerio e Rufino, martiri;
san Fortunato, vescovo di Napoli;
sant’Eterio, vescovo di Vienne;
san Metodio, vescovo di Costantinopoli;
santi Anastasio, Felice e Degna, martiri.
Eliseo, il successore di Elia, visse intorno all'VIII e al VII secolo a.C.. Secondo quanto scritto nel capitolo XIX del primo libro dei Re, Elia cercò Eliseo e lo trovò mentre stava arando. Elia gettò il suo mantello su di lui ed Eliseo, abbandonando i suoi buoi, decise di seguirlo. Successivamente, Eliseo sacrificò i buoi e con il legno dell'aratro preparò un banchetto per i suoi compagni di lavoro. Da quel momento, Eliseo si mise al servizio di Elia e si dedicò alla vita profetica. Egli simboleggiò la volontà di abbandonare tutto per seguire la sua chiamata profetica. Tra i tanti miracoli attribuiti a Eliseo nella Bibbia sono degni di nota: la divisione delle acque del fiume Giordano con il mantello di Elia, la moltiplicazione dell'olio di una vedova, la resurrezione del figlio di una donna sunamita e la moltiplicazione del pane per sfamare una folla numerosa. Eliseo morì intorno al VII secolo a.C. e venne sepolto nei pressi di Samaria.
"A Samaria o Sebaste in Palestina, commemorazione di sant’Eliseo, che, discepolo di Elia, fu profeta in Israele dal tempo del re Ioram fino ai giorni di Ioas; anche se non lasciò oracoli scritti, tuttavia, operando prodigi a vantaggio degli stranieri, preannunciò la futura salvezza per tutti gli uomini." (Dal Martirologio Romano)