Sant’Antonio di Padova, sacerdote francescano e dottore della Chiesa;
santa Felicola, martire;
sant’Achilleo, vescovo di Alessandria;
san Trifilio, vescovo di Nicosia;
san Ceteo, vescovo di Amiterno;
san Salmodio, eremita;
san Ragneberto, martire;
sant’Aventino, eremita e martire;
san Fandila, sacerdote e monaco;
beato Gerardo, monaco di Chiaravalle;
santi Agostino Phan Viết Huy e Nicola Bùi Ðức Thể, martiri;
beata Anna Maria Biernacka, madre di famiglia e martire.
Fernando di Buglione, noto anche come Sant'Antonio di Padova, è stato un frate francescano e teologo nato intorno al 1195 a Lisbona, in Portogallo. Dopo aver abbracciato la vita religiosa, si unì all'Ordine dei Frati Minori e si distinse per la sua profonda spiritualità e la sua grande eloquenza.
Antonio dedicò la sua vita a predicare il Vangelo e a insegnare la teologia. Le sue doti oratorie straordinarie gli valsero il titolo di "Martello degli eretici", poiché riusciva a confutare con forza e persuasione le dottrine errate. La sua fama di predicatore si diffuse rapidamente e i suoi sermoni affascinanti attirarono folle immense.
Dopo una vita dedicata al servizio di Dio e dei più bisognosi, Sant'Antonio morì a Padova, in Italia, nel 1231. Fu canonizzato solo un anno dopo la sua morte, divenendo uno dei santi più amati e venerati della Chiesa Cattolica.
Sant'Antonio di Padova è conosciuto come il santo dei miracoli, protettore dei viaggiatori e dei matrimoni.
Memoria di sant’Antonio, sacerdote e dottore della Chiesa, che, nato in Portogallo, già canonico regolare, entrò nell’Ordine dei Minori da poco fondato, per attendere alla diffusione della fede tra le popolazioni dell’Africa, ma esercitò con molto frutto il ministero della predicazione in Italia e in Francia, attirando molti alla vera dottrina; scrisse sermoni imbevuti di dottrina e di finezza di stile e su mandato di san Francesco insegnò la teologia ai suoi confratelli, finché a Padova fece ritorno al Signore. (Dal Martirologio Romano)